L’EAU (European Association of Urology) è un Congresso annuale in cui vengono presentate le ricerche più aggiornate e gli sviluppi più importanti nel campo dell’urologia. Ma di tutto questo, considerata la mia indole e professione artistica, quello che ho veramente capito e ammirato, è stata la grafica escelta per sponsorizzare l’evento. PAZZESCA. Cari creativi, vorrei conoscervi e abbracciarvi tutti.
Ma torniamo a noi!
Quest’anno sono stata scelta da un azienda Farmaceutica per disegnare caricature e ritratti allo stand, tra un workshop di medicina e l’altro.
L’idea è stata accolta con grande entusiasmo, tanto che lo stand è diventato uno dei luoghi più visitati del convegno. I medici e gli specializzandi che passavano di lì erano curiosi di vedere i loro volti trasformati in caricature. Curiosi di vedere le sfumature della loro personalità tracciate sul foglio.
Gli argomenti del convegno erano spesso molto impegnativi e il mio compito era di rendere tutto più leggero e giocoso. Una durissima missione. Specie se ti guardi intorno e ti rendi conto che esistono delle sonde gastriche (e non solo) dai diametri spaventosi. Ma non approfondirò l’argomento, giuro.
Forse la presenza di una caricaturista, vestita di rosa, potrebbe essere stata la cura migliore di sempre. Oppure un incubo incredibile! Chi può dirlo.
C’erano tantissimi dottori e specializzandi provenienti da tutto il mondo. Ho potuto rispolverare l’inglese con grande gioia!
La fiera è durata 3 giorni e credo di non essermi mai fermata. Nonostante i numerosi convegni, venivano moltissime persone. Inoltre la voce si è sparsa velocemente e in poche ore avevo la coda allo stand per le caricature. La velocità di esecuzione dei ritratti (circa 2/3 minuti), consente anche ai più ritardatari, di rendersi disponibile. Infondo chi non ha 2 minuti?
Kyo e Naoki! Direttamente dal Giappone. Quest’anno nel Sol levante sono arrivati parecchi dei miei ritratti. Adoro.
Tra i mille disegni da fare, parlare in inglese, smagliarmi i collant e zompettare da una parte all’altra dello stand per raggiungere tutti i visitatori, ho dimenticato di prendere la borsa di tela magenta simbolo della fiera, che regalavano all’ingresso. Mestizia assoluta.
Per fortuna un membro dello staff me ne ha gentilmente procurata una sottobanco. Non è stupenda?
Non potevo tornare a casa senza!
La simpaticissima Lina!
In definitiva l’esperienza in Eau23 è risultata interessante per un aspetto fondamentale: la medicina e l’arte sono due ambiti che hanno spesso poco a che fare l’uno con l’altro. Ma l’atmosfera piacevole che si è creata allo stand grazie alle mie illustrazioni lo ha reso più piacevole e rilassato. Non è forse questo l’ambiente giusto per le buone idee?